L’invalidità permanente è intesa come un danno fisico definitivo e irreparabile che può essere parziale o totale. Questo danno è causato da una malattia o da un infortunio che condiziona tutta la vita della persona che ne è stata colpita. A causa dell’invalidità permanente, questa persona perde in maniera parziale o totale la capacità lavorativa generica.
Se si è assicurati si può ottenere un capitale scelto durante la stipulazione della polizza che copre gli infortuni. Questo capitale deve permettere all’assicurato di vivere con lo stesso tenore di vita che aveva prima dell’evento. Per ricevere l’indennità assicurativa per invalidità permanente è essenziale poter collegare direttamente l’invalidità all’infortunio subito dall’assicurato.
Come si calcola?
Per delineare la percentuale di invalidità e definire l’importo del risarcimento da parte dell’assicurazione si utilizza una tabella di invalidità permanente. Questa tabella è aggiornata periodicamente dall’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e dall’ANIA (Associazione Nazionale Italiana fra le Imprese Assicurative).
Per ciascun tipo di invalidità, in questa tabella, è indicata la percentuale di perdita della capacità lavorativa. Ci sono due tipi di menomazione all’interno di questa tabella e sono:
- Anatomiche: riguardano il corpo e la propria capacità motoria
- Sensoriali: interessano i cinque sensi
Se ci sono delle menomazioni multiple, si può anche arrivare ad un’invalidità del 100%. Inoltre, se nella tabella non si trova l’invalidità del contraente, si richiede la consultazione di un medico legale che calcolerà l’entità dell’incidente e deciderà di conseguenza la percentuale d’invalidità permanente.
Quali sono i gradi di invalidità?
L’invalidità permanente può essere classificata in 4 gradi:
- Parziale: essa causa al lavoratore una diminuzione delle capacità lavorative superiore al 33%. A partire dal 34% c’è il conferimento gratuito di protesi e ausili. Superando il 46% si annette l’iscrizione alle liste di collocamento mirato. Infine se l’invalidità parte dal 50% è anche previsto un congedo straordinario per cure.
- Totale per la professione abituale: questo tipo di invalidità non permette al lavoratore di svolgere le sue mansioni professionali ma non lo ostacola in altri tipi di lavoro. Partendo da una disabilità del 67% si è esenti parzialmente dal pagamento del ticket per le visite specialistiche. Se si parte dal 74% si aggiunge l’erogazione di un assegno mensile.
- Assoluta per il lavoro: il lavoratore non può fare nessuna professione. Possedendo un’invalidità del 100%, oltre ai punti precedenti, viene anche assegnata una pensione di inabilità e si è esenti dal ticket sui farmaci.
- Grande disabilità: è applicata alle persone che hanno avuto perdite anatomiche o funzionali e che hanno bisogno dell’assistenza continua di un accompagnatore. Di conseguenza hanno tutti i benefici già elencati negli altri gradi e un’indennità di accompagnamento.